Claviciterio

Claviciterio

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Claviciterio (positivo), ricostruzione di Paolo Zerbinatti basata su un originale conservato a Londra, circa 1480.

Lo strumento segue lo schema generale dell’unico esemplare sopravvissuto, custodito a Londra presso il museo degli strumenti del Royal College of Music (RCM 1 Clavicytherium, ?South German, c. 1480), giunto purtroppo alquanto modificato e distorto.

Rispetto all’originale l’estensione della tastiera è stata portata allo standard più diffuso verso la fine del ‘400.

L’impostazione della meccanica e il sistema di guida dei salterelli sono logicamente simili a quelli dell’originale (i chiodi di guida sono stati sostituiti con una rastrelliera in legno).

Si è anche tenuto conto del repertorio iconografico e di notizie riguardanti strumenti a tastiera coevi.

Cassa in pioppo, somiere in acero, tavola armonica in abete, tasti in abete ricoperti in acero e noce intarsiato, decorazioni in cuoio dorato, incordatura in ferro.